In questo articolo impareremo a gestire lo sgarro nella dieta. Risponderemo alle seguenti domande:
- lo sgarro alza il metabolismo?
- vanifica tutti gli sforzi fatti nella settimana?
- come posso sgarrare senza ingrassare?
Ma partiamo da una doverosa premessa. Se soffrite di disturbi del comportamento alimentare, questo articolo non è scritto per voi. Nel vostro caso la componente psicologica prevale sui fattori fisiologici e biochimici che analizzeremo. L’articolo ha così lo scopo d’aumentare la consapevolezza, non di diventare una scusante.
Lo sgarro alza il metabolismo?
La risposta è semplice: NO! In primis cerchiamo di capire che il metabolismo non si alza e non si abbassa. Il fabbisogno calorico giornaliero è decretato da tre componenti principali:
- metabolismo basa
- spesa dinamica specifica degli alimenti (digestione)
- attività fisica sportiva e non
Quando seguiamo per lunghi periodi una dieta ipocalorica, oppure quando siamo molto sotto il nostro fabbisogno giornaliero, l’organismo migliora tutti quei processi non vitali. Impiega così meno calorie a digerire gli alimenti e si coordina molto meglio durante l’attività fisica.
Il metabolismo così si riduce non per via di un abbassamento del metabolismo basale ma per gli altri due fattori. Senza rendercene conto ci muoviamo meno e consumiamo meno calorie durante lo sport.
Purtroppo non basta un solo giorno per ristabilizzare la situazione. La ricerca mostra che ne servono almeno 3, anche se nella maggior parte dei casi sono richieste almeno 2 settimane. Altro che sgarro, la ripresa del metabolismo richiede una pianificazione a medio termine.
Lo sgarro vanifica i risultati ottenuti con la dieta?
È brutto dirlo ma la maggior parte delle diete falliscono perché si sgarra nel weekend. La persona è bravissima durante la settimana e poi il sabato sera si concede una pizza, con birra e dolce.
Ecco che l’eccesso calorico rallenta così tanto i risultati da non essere più percepibili.
Alla domanda come rimediare allo sgarro? La risposta è programmandolo nella settimana, se sappiamo che il sabato sera eccederemo di 1500kcal, queste vanno ridistribuite durante gli altri giorni, in modo che lo sgarro non sia più uno sgarro. Ora sappiamo come rimediare allo sgarro, ma anche come prevenirlo.
Sgarro dieta: come farlo con successo
Esistono piccoli escamotage per non subire gli effetti dello sgarro, soprattutto se siamo sportivi. Vediamo cosa mangiare nel giorno dello sgarro.
Dopo l’allenamento quando le scorte di glicogeno sono depletate, abbiamo una finestra d’opportunità in cui i carboidrati saranno diretti al muscolo.
La ricerca scientifica ha mostrato che ricariche glucidiche anche di 600-700g non facevano ingrassare ma l’eccesso veniva trasformato in calore dal corpo. Sgarrare così coi carboidrati è la scelta migliore che si possa fare.
A patto che i grassi rimangano bassi. Se si mischiano i due macronutrienti, come viene col cenone di Natale, l’insulina farà subito depositare i grassi.
Dopo una deplezione di glicogeno, se sappiamo scegliere gli alimenti possiamo avere un forte surplus glucidico per 48h, prima che la sensibilità all’insulina ne risenta.
Insomma, è vero che il vero sgarro è mangiare di tutto incondizionatamente, ma un buon compromesso potrebbe essere quello di prediligere dolci non grassi ma zuccherini.
Lo sgarro nella dieta non è così un problema se sai mangiare!
Sgarro dieta Dukan
Visto che molte persone correlano allo sgarro i consigli della dieta Dukan vediamo che cosa consiglia:
- svuota il frigo e dispensa di tutto quello che può farti ingrassare
- parlane coi tuoi cari di voler recuperare l’abbuffata
- cammina di più nei giorni seguenti
- aumenta l’acqua che bevi
- aumenta le verdure
Insomma nulla di che, anzi parla anche di depurare ed alcalinizzare. Tutte cose che alle persone piacciono molto ma senza fondamenta scientifiche.
Questi personaggi famosi che inventano diete (come le dieta Lemme), si basano più sulla componente psicologica che su reali vantaggi biochimici.
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