Si sente parlare molto della paleo dieta, vediamo cosa c’è di buono e sensato in questo approccio alimentare. Quali sono i principi che possiamo estrapolare e che sono universalmente validi. Una visione oggettiva e costruttiva sulla dieta paleo.
La Paleo Diet è una di quelle diete che divide:
- Da una parte c’è chi la prende come verbo: “LA NATURA NON PUO’ SBAGLIARE!”.
- Dall’altra c’è chi non la considera, perchè la scienza ha dimostrato con innumerevoli studi che l’AMBIENTE E’ PIU’ FORTE DELLA GENETICA.
Se odiate o amate perdutamente questo approccio alimentare potete pure smettere di leggere ed andare subito alle conclusioni in fondo, se invece volete provare ad avere un approccio razionale ed intelligente troverete nell’articolo molti spunti interessanti.
Dieta Paleo ed alimentazione moderna
All’inizio c’erano le calorie, tutta la nutrizione era fondata su di essa. Poi arrivò Sears con la dieta a Zona e ci mostrò che non esistono solo le calorie ma anche gli ormoni. Oggi è arrivata la Paleo ed ha mostrato nuovi argomenti molto interessanti.
Noi mangiamo male, ok, non voi ovviamente ma quelli che vi stanno accanto. Quasi tutti siamo convinti di mangiare bene, eppure, se usciamo per strada, se prendiamo le statistiche, è un disastro.
Un popolo di culi molli e fighe di legno.
C’è qualcosa che non va, il pilota è svenuto ma nell’aereo nessuno se n’è ancora accorto.
Perchè siamo grassi? Perchè mangiamo.
E perchè mangiamo? Perchè siamo stressati.
Si perchè il cibo ha un duplice scopo, quello di ricoprire un bisogno fisiologico e quello di soddisfare un bisogno d’affetto.
Il cibo è la prima forma d’amore. Il neonato scopre e si innamora della mamma attraverso l’allattamento.
Perchè quando siamo stressati ci sfoghiamo col mangiare (o con la figa per quei pochi fortunati)? Perchè ci sfoghiamo non con una bella insalata ma con un bel dolce?
Risposte ormonali piovono a fiumi, ma a noi, ora, interessa capire il perché tendiamo a soddisfarci col cibo.
Se siamo sempre più stressati è fisiologico essere sempre più grassi (più cortisolo, maggior bisogno di zuccheri e, conclusione: più adipe).
Ora l’alimentazione standard ci dice che il 60% delle calorie deve provenire dai carboidrati, ma, in media, i carboidrati non sono la frutta o la verdura (relegati a “contorno) ma pane, pasta, pizza, ecc.
Ha più calorie 100g di pasta, o 100g di miele?
100 grammi di pasta, se poi ci aggiungiamo il condimento capiamo che è normale essere in sovrappeso.
Cavolo, ho usato le calorie, ma non era una storia passata, superata?
Se vogliamo seguire le indicazioni nutrizionali dobbiamo mangiare poco (almeno rispetto alle abitudini di molti italiani), oppure dobbiamo fare moltissima attività fisica.
Ma chi è disposto a soffrire la fame e a spaccarsi il culo?
Quasi nessuno.
Dieta Paleontologica e densità energetica
La vita è acqua, siamo fatti d’acqua, ma c’è chi assume più acqua e chi ne assume meno.
Ha più H2O una patata bollita o la pasta? La risposta sta nella DENSITA’ ENERGETICA cioè la quantità di calorie in 100g di un prodotto. Più è idratato e meno calorie ha, meno è idratato e più è calorico.
E’ semplice, la questione si gioca tutta quà.
Perchè il neonato beve il latte materno che non è particolarmente proteico quando ha un fabbisogno elevatissimo (il più alto nella sua vita)?
Perchè si deve idratare, se il latte fosse troppo proteico non avrebbe il giusto rapporto tra H2O e nutrienti.
- In natura (allo stato naturale, crudi) abbiamo alimenti idratati, ricchi di vitamine e minerali e poveri di calorie.
- Al supermercato troviamo alimenti disidratati, poveri di micronutrienti e ipercalorici.
Fine della storia, o quasi, allo stato brado ci muoviamo e ci nutriamo con alimenti a bassa densità energetica. In città stiamo fermi e mangiamo cibi calorici.
L’uomo paleo, cacciatore raccoglitore, camminava 6 ore al giorno, cacciava, scavava per procurarsi i tuberi, costruiva utensili, ecc. Insomma si faceva il culo, non stava certo a leggere un articolo su internet.
Questa è la parte fondamentale del discorso a cui possiamo poi aggiungere la storia del latte, degli antinutrienti, saponine, inibitori della proteasi, permeabilità intestinale, carne grass fed, ecc.
Tutti argomenti che, ad oggi, sono dibattuti dalla comunità scientifica, ma rimangono verità assolute per i sostenitori della paleo e falsità scientifiche per i detrattori.
Dal nostro punto di vista non sono il punto principale, quello che conta è:
- Essere magri (sotto al 15% di BF)
- Avere gli esami ematici perfetti.
- Avere una buona massa cellulare (BCM)
- Essere idratati (buon rapporto ECW/ICW)
- Non essere soggetti ad influenze e raffreddori
Se tutti e 5 questi punti sono rispettati, SIETE IN SALUTE, punto!
Il fissato della dieta paleontologica vi dirà che solo dopo i 60 anni inizierete a scorgere i nefasti effetti dei cereali interi, di contro, il vegano vi dirà la stessa cosa della cadaverina della carne.
Non vi è Verità se non quella che noi stessi crediamo Vera….
Siate scientifici, non estremisti, l’inquisizione, i dogmi sono finiti con l’illuminismo.
Tutti si sentono meglio a togliere un alimento a cui sono “intolleranti”, si sente meglio il vegetariano a non mangiare più la carne, si sente meglio il paleo a non mangiare più la pasta.
Esempio Paleodieta
Mettiamo qui di seguito qualche spunto su come fare una ipotetica Paleodieta. Se avete un dubbio, se potete mangiare un alimento o meno, basta rispondere alla domanda: per mangiarlo non c’è bisogno della lavorazione dell’uomo? Lo posso mangiare crudo?
Se la risposta è si è Paleo.
In realtà diversi alimenti aumentano la loro biodisponibilità quando li cuociamo, quindi non fate l’errore di cadere nel crudismo, che è una pratica alimentare non più adatta all’uomo moderno. Il nostro apparato digerente non è più come quello dell’uomo preistorico prima della scoperta del fuoco.
A seconda di che alimentazione Paleo volete seguire potete scegliere alimenti più o meno elaborati, c’è chi fa la pasta o la pizza con la farina di castagne che è “paleo”, chi fa lo yogurt di cocco, insomma molti cercano di replicare l’alimentazione moderna con ingredienti paleolitici. Per altri fruitori della dieta, invece, gli alimenti vanno mangiati semplici, senza alterare il gusto ma tornando ad apprezzare il sapore originale e semplice del cibo.
Si può mangiare a volontà, non condire (almeno eccessivamente) il cibo e gli unici alimenti da limitare sono la frutta secca (guarda caso la più calorica).
Colazione Paleo
- 2 frutti
- uova
- frutta secca
Alcuni aggiungono del kefir o dello yogurt greco. Non sono realmente Paleo ma a seconda di quanto la dieta vuole essere estrema, in alcune varianti sono ammesse.
Spuntini Paleo
- carne essiccata
- frutta
- frutta secca
Pranzo Paleo
- Patate americane o altri tuberi senza solanina (manioca per esempio)
- carne
- pesce
- verdure a volontà
Cena Paleo
- Patate americane o altri tuberi senza solanina (manioca per esempio)
- carne
- pesce
- frattaglie
- verdure a volontà
La dieta paleontologica non ha una % fissa di macronutrienti, c’è chi ha inventato la Paleozona, ma in realtà gli uomini del paleolitico erano caratterizzati per mangiare quello che offriva il territorio. C’erano popolazioni prevalentemente vegetariane, ed altre quasi chetogeniche.
La Paleodieta per atleti prevede di mangiare un buon quantitativo di carboidrati, tant’è che Cordain consente anche il riso ed altri autori l’avena. Non fatevi prendere dalle manie che si è più in salute senza o dalla paura dell’insulina. Alla fine tutti gli atleti dopo una prima fase iniziale, che può durare anche più di un anno, in cui sentono di spingere meglio senza carboidrati, si rendono conto del potere dell’effetto placebo.
Conclusioni sulla paleo dieta
La paleo dieta è un approccio interessante all’alimentazione perchè ci ricorda che : “Naturalia non sunt turpia”, mangiare in modo semplice senza quasi condire, utilizzando cibi freschi e privi di “etichetta-dei-valori-nutritivi”, ciclicizzando gli alimenti (dimenticatevi la dieta iperproteica 365 giorni l’anno).
La paleodieta può e sottolineo “può” portare un miglioramento della propria composizione corporea e dei propri esami ematici, senza soffrire la fame.
Il nostro caloroso consiglio per chi si allena è quello d’inserire in almeno uno dei pasti principali una buona dose di tuberi (manioca, batata, radici amare, yucca, rape, ecc), evitate di mangiare solo carne , uova, pesce ed insalata.
L’approccio dev’essere scientifico e non fanatico, se Loren Cordain o Robb Wolf dicono che i grassi saturi vanno bene non vuole dire che per tutti è così (nutrigenomica, ma ne parleremo successivamente), la sua posizione si scontra con quella di migliaia di pubblicazioni.
Studiate piuttosto cosa fanno i grassi saturi e come funzionano, fatevi una base biochimica prima di pensare d’avere una risposta semplice ad un problema complesso.
Un punto, tuttavia, è doveroso sottolineare: la Paleodieta (ed il dott Cordain) aggiunge al vecchio concetto di “calorie” e “nutrienti”quello di “qualità” del cibo che mangiamo. Non si va solo a tener conto di quante calorie e quanti carboidrati un alimento contiene, ma ci si focalizza anche su quali e quanti “micronutrienti” (vitamine e minerali) ne sono contenuti.
Le calorie iniziano a perder valore, ma non fraintendeteci, mangiare “ad libitum”, a “sazietà”, non è possibile; la grande abbondanza di cibo, la vita ricca di stress cronico, l’abitudine a certi alimenti comportano una perdita dell’istinto di nutrirsi. Non esiste la dieta “miracolosa” in cui si magia ciò che si vuole, quando lo si vuole, dovremo, sempre, sottostare a compromessi.
Vi trovate bene con questo approccio alimentare ed i parametri salutistici sopra elencati migliorano? Continuate con la paleodieta.
Non rinuncereste mai alla pasta, al latte ed ai legumi? Potete vivere benissimo più di 100 anni, in salute, mangiandoli.
Se pensate che una di queste affermazioni sia per forza sbagliata e non soggettiva , non siete paleolitici evoluti ma consumatori inconsapevoli.
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