La periartrite scapolo-omerale è una problematica complessa le cui cause possono essere ricercate in un disequilibrio muscolare a livello della spalla. La presenza, infatti, di muscoli eccessivamente corti o eccessivamente deboli può alterare il corretto movimento della scapola e dell’omero quando portiamo il braccio sopra la testa e questo può alla lunga infiammare la cuffia dei rotatori avviando processi degenerativi che possono sfociare in una calcificazione alla spalla prima e in lesioni parziali o totali poi.
Per indagare l’equilibrio muscolare della spalla allo scopo di comprendere le cause della periartrite esiste una batteria di test utili a valutare la lunghezza dei principali muscoli (o gruppi di muscoli) che muovono la spalla in tutte le direzioni, per scovare retrazioni e rigidità potenzialmente colpevoli della disfunzione in atto. I test che qui ora mostreremo avranno lo scopo di valutare:
- la lunghezza del muscolo gran pettorale (nei suoi fasci clavicolari e sterno-costali);
- la lunghezza di muscoli gran dorsale e grande rotondo;
- la lunghezza del gruppo degli intrarotatori;
- la lunghezza del gruppo degli extrarotatori.
Test di lunghezza per il gran pettorale
Il gran pettorale è un muscolo sovente retratto specie in chi ha posture cifotiche da lavoro sedentario o conseguente a un allenamento in palestra poco armonico. La sua retrazione può alterare il controllo della testa dell’omero durante i movimenti della spalla, aumentando il rischio di infiammazione dei tessuti. Come per la sua anatomia, anche per valutare la sua lunghezza si tiene conto della divisione in parte clavicolare e parte sterno-costale, porzioni distinte di questo muscolo alle quali vengono dedicati due test diversi.
Test per il pettorale parte sterno-costale
Si posiziona la persona supina con le gambe piegate e la schiena adesa al lettino. Da questa posizione si portano passivamente le braccia in abduzione a circa 140° ed extrarotazione. La porzione sterno-costale del gran pettorale verrà giudicata retratta nel caso in cui il braccio rimanga sollevato dal lettino, mentre verrà giudicata fisiologica nel caso in cui il braccio si porti a contatto o oltre il piano del lettino stesso.
Test per la porzione clavicolare
Si posiziona la persona supina con le gambe piegate e la schiena adesa al lettino. Da questa posizione si portano passivamente le braccia in abduzione a circa 90° ed extrarotazione. La porzione clavicolare del gran pettorale verrà giudicata retratta nel caso in cui il braccio rimanga sollevato dal lettino, mentre verrà giudicata fisiologica nel caso in cui il braccio si porti a contatto o oltre il piano del lettino stesso.
Test di lunghezza per il gran dorsale e il grande rotondo
Gran dorsale e grande rotondo sono due muscoli speso retratti negli appassionati di palestra. Una loro rigidità comporta una riduzione della fisiologica mobilità della spalla in flessione e in intrarotazione, aumentando eventuali compensi durante questi movimenti. Ciò si può ripercuotere sulla salute dell’articolazione aumentando il rischio di periartrite scapolo-omerale.
Per eseguire il test si posiziona la persona supina con le gambe piegate e la schiena adesa al lettino. Da questa posizione si portano passivamente le braccia in massima flessione ed extrarotazione. Gran dorsale e grande rotondo verranno giudicati retratti nel caso in cui le braccia rimangano sollevate dal lettino, mentre verranno giudicati fisiologici nel caso in cui il braccio si porti a contatto con il piano del lettino stesso.
Test di lunghezza per il gruppo degli intrarotatori
Il test in questione valuta la lunghezza del gruppo degli intrarotatori gran pettorale, gran dorsale, grande rotondo e sottoscapolare. La retrazione del gruppo dei muscoli intrarotatori è tipica nel mondo del bodybuilding in conseguenza di schede poco equilibrate e di esercizi a ROM parziali.
Per eseguire il test si posiziona la persona supina con le gambe piegate, la schiena adesa al lettino, la spalla abdotta a 90° e il gomito flesso. Da questa posizione si portano passivamente gli avambracci verso il lettino facendo compiere alla spalla un’extrarotazione. Gli intrarotatori verranno giudicati retratti nel caso in cui le braccia rimangano sollevate dal lettino, mentre verranno giudicati fisiologici nel caso in cui il braccio si porti a contatto con il piano del lettino stesso.
Test di lunghezza per il gruppo degli extrarotatori
A completamento della panoramica sulla lunghezza dei rotatori dell’omero descriviamo brevemente il test per analizzare i rotatori laterali, molto simile al precedente. Il gruppo degli extrarotatori è composto da piccolo rotondo, sottospinato e sovraspinato. Questi muscoli sono spesso retratti nei soggetti con spalle anteposte e possono essere responsabili di un cattivo allineamento della testa omerale nella glena della scapola e dell’alterato movimento che ne consegue. Per questo sono talvolta la causa indiretta di dolore alla spalla da periartrite alla spalla.
Per eseguire il test si posiziona la persona supina con le gambe piegate, la schiena adesa al lettino, la spalla abdotta a 90° e il gomito flesso. Da questa posizione, controllando eventuali compensi della spalla, si portano passivamente gli avambracci verso il lettino facendo compiere alla spalla un’intrarotazione. Gli extrarotatori verranno giudicati retratti nel caso in cui le spalle eseguano un movimento di intrarotazione inferiore ai 70° (angolo di 20° tra avambraccio e lettino), mentre verranno giudicati fisiologici nel caso in cui la spalla raggiunga tale escursione.
Come guarire dalla periartrite: conclusioni
La batteria di test appena visti si pone come scopo quello di valutare alcuni gruppi muscolari che influenzano in maniera diretta la biomeccanica della spalla. La valutazione dell’equilibrio muscolare è prassi comune in campo fisioterapico per comprendere cosa provoca la periartrite scapolo-omerale e questi test possono risultare utilissimi se associati a un’anamnesi dettagliata, a una valutazione dei movimenti attivi e dell’allineamento posturale statico. La stesura di un piano di trattamento mirato per il dolore alla spalla passa anche da qui.
Questi test possono però essere anche utili al professionista del fitness, il quale ha spesso a che fare con problematiche di spalla e con possibili alterazioni del normale allineamento articolare. Ecco perché anche il personal trainer dovrebbe possedere nel suo bagaglio questa capacità di valutare, al fine di inquadrare il soggetto dal punto di vista della mobilità articolare, personalizzando davvero la scheda di allenamento, i suoi esercizi e le modalità esecutive.
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