La beta-alanina (o β-alanina) è un amminoacido oggi molto utilizzato come supplemento ergogenico (per la performance). In particolare la beta-alanina spicca come uno dei supplementi più interessanti per migliorare vari tipi di resistenza, come l’endurance aerobica e anaerobica, o l’endurance muscolare locale nel contesto dell’esercizio con sovraccarichi (bodybuilding, Crossfit, calisthenics ecc).
Al contrario di molti altri supplementi, in questo caso l’efficacia è ben stabilita grazie a una vasta mole di studi che ne hanno osservato i benefici nell’ambito sportivo (1,2,3).
Funzione beta-alanina
La β-alanina agisce come cosiddetto agente “buffer”, cioè come tampone per limitare l’acidità prodotta dalla contrazione muscolare (acidosi). Durante l’attività fisica di sufficiente intensità si verifica un aumento della produzione di ioni di idrogeno (H+) e quindi un loro accumulo nelle cellule muscolari: questo si traduce in una diminuzione del pH cellulare e in un ambiente acido, che compromette la contrazione muscolare creando fatica. Le sostanze buffer, come la β-alanina o il bicarbonato di sodio, agiscono proprio ritardando questo processo (1,2).
La β-alanina in particolare agisce indirettamente, favorendo l’accumulo muscolare di un’altra molecola aminoacidica (un dipeptide) nota come carnosina, che è composta dai due amminoacidi β-alanina e istidina. Dopo l’ingestione la β-alanina viene combinata con la L-istidina per sintetizzare carnosina depositandone una maggiore quantità nei muscoli, ed è questa la molecola direttamente responsabile dell’effetto buffer (1,2).
La beta alanina si è rivelata più utile come integratore rispetto alla carnosina che se assunta oralmente va incontro più facilmente a degradazione e rimane pertanto meno bioattiva.
β-alanina utile per l’attività in palestra?
La β-alanina è stata riconosciuta essere efficace per sforzi di almeno 30 secondi (1), una tempistica neppure molto lunga se paragonata alla vera e propria endurance muscolare locale, cioè la capacità del muscolo di resistere sotto carico nel tempo. In questo senso l’aminoacido può rivelarsi interessante anche per l’attività in palestra, se la modalità di allenamento e la specificità consistono in prestazioni di forza resistente e endurance muscolare.
In realtà dati precedenti suggerivano che fosse efficace per sforzi superiori ai 60 secondi (2), delle tempistiche non rispettate da tutti nel bodybuilding, ma comuni se si utilizzano varie tecniche di intensità o ripetizioni piuttosto elevate. Queste specificità nell’allenamento contro resistenza sono tipiche del Crossfit, ma anche di allenamenti fitness a circuito e di calisthenics. I casi in cui il supplemento potrebbe non essere utile sono invece le discipline anaerobiche alattacide con i pesi che mirano forza e potenza, come la pesistica e il powerlifting, o il bodybuilding più orientato sulla forza.
Alcuni tecnici si chiedono, se diminuendo lo stress metabolico, la beta-alanina ha realmente senso per l’ipertrofia muscolare. La risposta rimane si, perchè lo stress metabolico è solo ritardato a favore di un maggior lavoro muscolare (maggior tonnellaggio sollevato).
Timing e posologie
Nonostante sia un comune ingrediente di molti supplementi pre-workout, la β-alanina non ha un’azione cosiddetta acuta, cioè non agisce nel periodo successivo all’ingestione (3). Per avere effetto, l’aminoacido deve essere assunto per un periodo cronico (a lungo termine) di almeno 4 settimane, in maniera che riesca a saturare le scorte di carnosina all’interno del muscolo (3). Le dosi ideali di β-alanina sono di 4-5 g, da assumere quotidianamente, anche nei giorni di riposo.
Da questo punto di vista l’aminoacido ha diversi punti comuni con la creatina, in quanto prevede la stessa modalità di assunzione per avere effetto sulla performance, stimolando una migliore supercompensazione di alcune scorte muscolari se assunta dopo i pasti (3). Alcune ricerche hanno anche proposto un effetto sinergico tra i due supplementi per la performance e la composizione corporea (4), cosa che però non è stata sufficientemente studiata.
Effetti collaterali beta-alanina
Un effetto “collaterale” della β-alanina è la sensazione di prurito o formicolio che si manifesta dopo pochi minuti dall’ingestione, un effetto è noto in medicina come parestesia, che per alcuni potrebbe risultare fastidioso. È possibile che il supplemento venga incluso in molti pre-workout proprio per questo effetto in maniera da autosuggestionare la persona, nonostante non abbia alcuna utilità se assunto prima di allenarsi.
Generalmente la parestesia può avere varie cause, ma quando è provocata dalla β-alanina non è motivo di preoccupazione: la sensazione si riduce con l’uso continuato, ma può anche essere ridotta assumendo l’integratore dopo i pasti oppure dividendo l’assunzione complessiva (4-6 g) in 2-3 assunzioni da 1.5-2 g.
Riferimenti:
- Saunders B et al. β-alanine supplementation to improve exercise capacity and performance: a systematic review and meta-analysis. Br J Sports Med. 2017 Apr;51(8):658-669.
- Hobson RM et al. Effects of β-alanine supplementation on exercise performance: a meta-analysis. Amino Acids. 2012 Jul;43(1):25-37.
- Iraki J et al. Nutrition recommendations for bodybuilders in the off-season: A narrative review. Sports. 2019;7,154.
- Hoffman J et al. Effect of creatine and beta-alanine supplementation on performance and endocrine responses in strength/power athletes. Int J Sport Nutr Exerc Metab. 2006 Aug;16(4):430-46.
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