Per andare avanti a volte bisogna guardarsi indietro, è forse questo il messaggio alla base della paleo dieta? La dieta paleontologica ha o può avere oggi una sua utilità? E per chi? Per chi fa la spesa al supermercato e non rinuncia al prodotto ultraprocessato confezionato? Per lo sportivo? Per chi va in palestra? Per chi ha precisi obbiettivi estetici e fa bodybuilding? Per chi vive di merendine ai distributori automatici?
Per saperlo, non resta che scoprire cos’è e in cosa consiste questo stile alimentare: alla fine potrai farti un’idea e decidere se diventare un fervente paleo o se ritenere l’abbandono della dieta paleo grazie ai secoli di evoluzione un passo avanti per l’umanità.
Che cos’è la paleo dieta? In cosa consiste? Significato
La paleo dieta nasce con la proposta di un ritorno alle abitudini alimentari che avevano le popolazioni prima della scoperta dell’agricoltura, quindi circa 10.000 anni fa e nel periodo storico definito “paleolitico” da cui prende il nome.
È chiaro che tra l’uomo del paleolitico e quello moderno esistono differenze abissali, perciò questo approccio è più valido da un punto di vista teorico che pratico: l’evoluzione ha avuto il suo corso. Evoluzione che, però, ha anche comportato ai giorni nostri la tendenza a consumare cibi di basso valore nutrizionale, ricchi di grassi saturi e trans, di zuccheri e molto calorici – cibi che dal punto di vista della dieta paleo sono definiti “infiammatori”.
Da qui nasce la dieta paleo: un ritorno a cibi più “naturali” e meno lavorati potrebbe essere un aiuto per l’uomo moderno per evitare certe patologie (come ad esempio l’aumento del colesterolo, l’obesità e ciò che consegue) legate ad un’alimentazione ricca di cibi infiammatori.
La dieta paleontologica non ha una percentuale fissa di macronutrienti, anche se c’è chi ha inventato la paleozona. Questa dieta propone di mangiare solo cibi che erano presenti nel paleolitico, senza limiti di quantità se non contando sulla sazietà: carne, pesce, frutta e verdura sono i protagonisti. Che questi prodotti non siano dipendenti dalla lavorazione umana e che possano anche essere mangiati crudi non sono elementi da trascurare per essere un vero paleo.
Benefici e vantaggi della dieta paleo: funziona?
Se una volta l’uomo preistorico si muoveva molto e mangiava alimenti a bassa densità energetica, oggi in città l’uomo sta fermo e mangia cibi, di solito, molto calorici. Se l’uomo preistorico ora correva per procacciarsi il cibo, oggi tu, forse, stai leggendo questo articolo sgranocchiando qualche snack sul divano o aspettando (sempre seduto) la pizza per cena.
La dieta paleo è in generale un buon modo per mangiare, dato che c’è un occhio di riguardo per la qualità dei cibi. Se l’obbiettivo per seguire la dieta paleo è la salute, puoi prendere come parametri:
- Essere magri e non avere grandi masse di grasso in eccesso (causa di patologie)
- Avere gli esami ematici perfetti
- Avere una buona massa cellulare (BCM)
- Essere idratati (buon rapporto ECW/ICW)
- Non essere soggetti frequentemente a influenze e raffreddori
Se tutti e 5 questi punti sono rispettati, sei in salute! La dieta paleo, se seguita, può contribuire grazie alle sue proposte alimentari, a raggiungerli – così come potrebbe fare una qualsiasi altra dieta finalizzata a questi obbiettivi: un aspetto che può sembrare scontato ma che è sempre importante precisare e ricordare.
Paleo dieta per dimagrire: quanto si dimagrisce con la dieta paleo? Quanti kg puoi perdere?
La dieta paleo per dimagrire è la paleo ipocalorica: è vero che non sono previsti limiti di quantità, ma se mangi di più di quanto ti serve sicuramente non dimagrirai. In generale, però, la dieta paleo può essere una buona opzione per uno stile alimentare dimagrante, in quanto prevede il consumo di cibi proteici e frutta e verdura che sono alimenti acquosi e ricchi di fibre: entrambi elementi che favoriscono la sazietà e, quindi, potenzialmente, il successo di una perdita di peso.
Seguire la dieta paleo alla lettera non fa intrinsecamente dimagrire: tutte le diete possono far calare il peso così come tutte lo possono far mantenere o aumentare. Il bilancio calorico fa sempre da padrone, anche con la paleo. Quello che può fare la differenza è l’approccio: una dieta che permette di mangiare a sazietà e che include cibi grassi e zuccherosi farà sicuramente dimagrire con più difficoltà rispetto ad un’altra che li elimina – e, per caso, esistono solo diete che vietano gli alimenti più calorici.
Per questo, la dieta paleontologica che prevede il consumo di proteine e fibra vietando alimenti industriali (quasi sempre molto densamente energetici) ha il suo perché per perdere peso – molte diete si basano su questo stesso principio anche se fondano la scelta di alimenti concessi e vietati su altre motivazioni.
Il numero di chili persi dipenderà dal deficit calorico instaurato: più sarà marcato e più rapidamente li perderai. Ma una discesa non drastica è sempre la più adatta per perseguire obbiettivi a lungo termine e per poi mantenerli.
Controindicazioni della paleo dieta: è pericolosa?
La dieta paleo non ha particolari controindicazioni per chi è “in fisiologia” e sta bene. Essendo fondamentalmente una dieta iperproteica, è da prestare attenzione nel caso in cui il soggetto soffra di patologie renali.
Dato che bisogna sempre contestualizzare, bisogna però considerare come, alla fine dei conti, i carboidrati siano molto limitati, se non per quelli (pochi) che ci sono nelle verdure e nella frutta fresca: per uno sportivo che necessita di più energie è consigliato l’inserire almeno in un pasto una fonte di manioca, batata, radici amare, yucca, rape,… in modo da sia rispettare la dieta paleo e che avere un po’ di ricarica glucidica per l’allenamento.
Cosa mangiare nella dieta paleo? Quali alimenti?
Se hai un dubbio, se ti chiedi se puoi mangiare un alimento o meno, basta rispondere alla domanda: per mangiarlo non c’è bisogno della lavorazione dell’uomo? Lo puoi mangiare crudo?
Se la risposta è sì è paleo!
In realtà, diversi alimenti aumentano la loro biodisponibilità quando li cuoci, quindi non fare l’errore di cadere nel crudismo, che è una pratica alimentare non più adatta all’uomo moderno. Il nostro apparato digerente non è più come quello dell’uomo preistorico prima della scoperta del fuoco.
Gli alimenti che fanno parte della dieta paleo sono:
- Carne, specialmente selvaggina
- Pollame
- Pesce
- Frutta
- Frutta secca oleosa
- Verdure
- Miele
Tutti gli altri, invece, sono proibiti: niente cereali, legumi, sale, oli vegetali raffinati, zucchero e prodotti con zucchero, prodotti caseari, caffè, alcol.
Esempio di menù della dieta paleo
A seconda di che alimentazione paleo vuoi seguire, puoi scegliere alimenti più o meno elaborati: c’è anche chi fa la pasta o la pizza con la farina di castagne che è “paleo”, chi fa lo yogurt di cocco, … Insomma, molti cercano di replicare l’alimentazione moderna con ingredienti paleolitici. Per altri fruitori della dieta, invece, gli alimenti vanno mangiati semplici, senza alterare il gusto ma tornando ad apprezzare il sapore originale e semplice del cibo.
Puoi mangiare a volontà, non condire (almeno eccessivamente) il cibo e gli unici alimenti da limitare sono la frutta secca – che, guarda caso, è la più calorica.
Colazione paleo
- 2 frutti
- Uova
- Frutta secca
Alcuni aggiungono del kefir o dello yogurt greco, anche se non sono realmente paleo, ma a seconda di quanto la dieta vuole essere estrema, in alcune varianti sono ammesse.
Spuntini paleo
- Carne essiccata
- Frutta
- Frutta secca
Pranzo e cena paleo
- Patate americane o altri tuberi senza solanina (manioca per esempio)
- Carne
- Pesce
- Frattaglie
- Verdure a volontà
Conclusioni sulla dieta paleo: critiche e benefici
La paleo dieta è un approccio interessante all’alimentazione perchè ricorda che “Naturalia non sunt turpia”.
La paleodieta può (!) portare un miglioramento della propria composizione corporea e dei propri esami ematici, senza soffrire la fame. L’approccio dev’essere scientifico e non fanatico.
Un punto, tuttavia, è doveroso sottolineare: la paleodieta (ed il dott Cordain) aggiunge al vecchio concetto di “calorie” e “nutrienti” quello di “qualità” del cibo che mangi: non si tiene conto solo di quante calorie e quanti carboidrati un alimento contiene, ma pone l’attenzione anche su quali e quanti “micronutrienti” (vitamine e minerali) ne sono contenuti.
Ti trovi bene con questo approccio alimentare ed i parametri salutistici sopra elencati migliorano? Continua con la paleodieta.
Non rinunceresti mai alla pasta, al latte ed ai legumi? Puoi vivere benissimo più di 100 anni, in salute e mangiandoli.
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