Le fragole sono un frutto antichissimo e noto all’uomo da molti millenni; a testimoniarlo i suoi semi, rinvenuti in reperti risalenti addirittura al mesolitico. In passato, tuttavia, venivano consumate molto poco perché piccole, dure e poco gustose, tanto che i romani le utilizzavano più che altro come ornamento o per la preparazione di medicinali. Le fragole che conosciamo oggi sono completamente diverse e derivano dall’incrocio tra due specie entrambe importate dall’America, “fragaria chiloensis” e “fragaria virginiana“. Secoli di esperimenti ed incroci condotti soprattutto da inglesi e francesi hanno prodotto le fragole moderne grandi, succose e profumate..
Ai giorni nostri le fragole, oltre ad essere consumate come tali, sono l’ingrediente principale di molti dessert caratteristici in tutto il mondo. Tra questi, il più semplice è senza dubbio fragole e zucchero. Che differenza c’è, a livello nutrizionale, con le fragole al naturale?
Vediamo nella tabella che segue quali sono le differenze tra 100 grammi di sole fragole e 100 grammi di fragole e zucchero.
Per effettuare il calcolo abbiamo considerato 5 grammi di zucchero per ogni 100 grammi di fragole; in pratica una bustina da caffè di zucchero ogni 6-7 fragole. Dati USDA
Calorie fragole e calorie fragole con zucchero
Fragole | |
---|---|
Kcal | 32 |
Carboidrati | 7,7g |
Zuccheri | 4,9g |
Fibre | 2g |
Proteine | 0,7g |
Grassi | 0,3g |
Fragole con zucchero | |
---|---|
Kcal | 49g |
Carboidrati | 12,1g |
Zuccheri | 9,4g |
Fibre | 1,9g |
Proteine | 0,6g |
Grassi | 0,3g |
Come si può notare non c’è una grandissima differenza.
Certo, si tratta di aggiungere zuccheri semplici a zuccheri semplici, aumentando l’indice glicemico, ma a livello di macronutrienti la differenza non è molta. Anche il rapporto tra glucosio e fruttosio rimane pressoché invariato poiché nelle fragole, seppur leggermente sbilanciato a favore del fruttosio, il rapporto è quasi di 1 a 1, come nel saccarosio.
Per intenderci, c’è molto più zucchero nella maggior parte dei biscotti in commercio; la differenza è che non si vede.
Per avere una parità calorica potremmo dire che 10 fragole equivalgono a 5-6 fragole zuccherate; oppure che 150 grammi di fragole equivalgono a 100 grammi di fragole zuccherate. Detto ciò, sconsigliamo di mangiare abitualmente fragole e zucchero in sostituzione alle sole fragole.
Come mai?
Essenzialmente per due motivi:
1) Il primo, e di gran lunga più importante, riguarda l’abitudine al gusto.
Le papille gustative si abituano a ciò che ricevono e se le abituiamo a ricevere alimenti fortemente zuccherati andremo a modificare la nostra percezione del dolce, con conseguenze su tutte le nostre scelte alimentari. Le fragole sono già un dolce di per sé e non necessitano di ulteriore zucchero; se non le percepiamo come tali è perché, probabilmente, abbiamo già desensibilizzato le nostre papille gustative al gusto del dolce.
Certo, può capitare che non siano dolcissime o anche proprio che non sappiano di nulla; nella maggior parte dei casi, però, è dovuto al fatto che le stiamo acquistando fuori stagione. Sebbene siano in vendita 12 mesi l’anno nei supermercati, la maturazione spontanea in Italia avviene solo in primavera ed estate, con maggio – giugno come picco.
2) In secondo luogo perché così facendo, semplicemente, mangeremmo meno fragole (a parità di calorie). Mangiando meno fragole ci priveremmo di tutta una serie di nutrienti, micronutrienti e composti benefici che hanno da offrirci. In particolare, alcuni di essi sono importanti perché scarseggiano nella nostra dieta e sono invece abbondanti nelle fragole. Ci riferiamo soprattutto alla vitamina C che, essendo termosensibile, non riusciamo ad assumerla da alimenti che ne sono altrettanto ricchi, come gli ortaggi, se mangiati dopo la cottura.
Oltre alla Vitamina C, le fragole sono ricche di polifenoli e fibre solubili, oltre a contenere discrete quantità di manganese.
Per concludere, se decidessimo di mangiare meno fragole pur di mangiarle con lo zucchero, rientreremmo sì nei macronutrienti previsti, ma a discapito dei micronutrienti.
Piccolo inciso: la presenza di polifenoli, ed in particolare di antocianine, rende le fragole uno dei pochi alimenti per cui può avere particolarmente senso l’acquisto del BIO. Gli studi più recenti hanno decretato una superiorità marcata dei prodotti biologici solo in due aspetti: una maggiore presenza di antiossidanti (in particolare della famiglia dei flavonoidi a cui appartengono anche le antocianine) ed una minore contaminazione superficiale.
Ebbene, le fragole sono molto ricche di antiossidanti della famiglia dei flavonoidi ed, al tempo stesso, uno dei frutti più inquinati da pesticidi.
Consulta la nostra tabella: calorie alimenti, per saperne di più.
Articolo del Dr Gabriele Fasulo
Dietista laureato con il massimo dei voti a Milano presso la facoltà di Medicina e Chirurgia
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Sito Web:www.dietistafasulo.it
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