Conoscete la storiella che bisogna corre per più di 20′, altrimenti consumi solo zuccheri? Anche per correre a digiuno è la stessa cosa. Si cerca di bruciare più grassi possibile con l’allenamento. Ma veramente ne consumiamo di più e veramente allenarsi a digiuno è meglio per dimagrire?
Diamo subito la risposta: allenarsi a digiuno brucia più grassi ma non fa dimagrire di più.
Scopriamo perché.
Quanti grassi si bruciano a correre (non a digiuno)
Sicuramente correre è un’attiva che permette di consumare (in 1h) un buon quantitativo di calorie. Ma quanto grasso realmente abbiamo consumato in una seduta di un’ora? Vediamo.
Anche adesso mentre state leggendo state consumando un mix di grassi e carboidrati. Più l’attività fisica che svolgete diventa impegnativa e più i grassi vengono preservati a sfavore dei carboidrati. Da qui nasce il mito del correre nella fascia lipolitica. Più corri piano e più grassi consumi, quindi è meglio andare lentamente…
Una persona che corre piano intorno al 70% del sua FCM (frequenza cardiaca massima) consuma in media 70% carboidrati, 30% grassi (QR). Quindi anche a correre lentamente sono sempre gli zuccheri a prevalere.
Ammettiamo che Lucia corra per un’ora e pesi 65kg. In quel tempo percorre 8km. Ha bruciato 520kcal. Il calcolo è stato fatto con la formula d’Arcelli, leggi l’articolo dimagrire correndo, per approfondire.
Se solo il 30% di queste 520kcal sono prese dai grassi abbiamo 156kcal dai lipidi.
1g di grasso sono 9kacl ma nell’uomo (visto che abbiamo una componente d’acqua) sono “solo” 7kcal. Quindi in definitiva abbiamo consuma 156/7=22g di grasso corporeo. Un risultatone.
Lucia se basa il suo dimagrimento unicamente su quanti grassi consuma con la corsa ha bisogno di sole 454 sedute da un’ora. Forza Lucia.
Allenarsi a digiuno
Ma allora perché è nato il mito dell’allenarsi o correre a digiuno per dimagrire? Perché in effetti si consumano più grassi. Cerchiamo di capire perché. Il nostro corpo ha bisogno di preservare la glicemia 70-99mg/dl. Per farlo crea delle riserve nei muscoli e nel fegato. Le prime non possono liberare il loro contenuto glucidico nel sangue, solo il fegato può supportare la glicemia sacrificando la sua riserva di glicogeno. Più quest’ultima è depletata e più l’organismo avverte il bisogno di preservare il glucosio e cosa fa? Aumenta il metabolismo lipidico. Quindi aumenta la % di calorie che viene spesa dai grassi.
Due persone a parità di attività fisica leggera, a seconda delle proprie riserve di glicogeno epatico, consumeranno più o meno grasso. In tal senso allenarsi o correre a digiuno fa consumare più grasso, ma…
Mio Zio diceva sempre che tutto quello che viene prima di un ma non conta. MA…
Bruciare più grassi non fa dimagrire
Purtroppo la pubblicità ci prende il culo, ma questo lo sappiamo. Eppure, a volte, spesso non ce ne accorgiamo. Tutta l’azienda del fitness e del dimagrimento è incentrata sulla parola brucia grassi. Questo sarebbe forse anche corretto se gli effetti nell’acuto rimanessero anche nel cronico. Cosa vuol dire?
Che un’attività che fa consumare più calorie nell’allenamento, che fa bruciare più grassi, che aumenta il testosterone, ecc ha quell’effetto solo per una finestra limitata di tempo. Bruciare più grassi in un’ora non vuol dire che a fine della giornata ne hai consumati di più. Perché?
Perché il corpo non è scemo e si autoregola. Nello specifico si è visto che chi consuma più grassi durante l’attività fisica ne brucerà di meno a riposo. Viceversa chi ha consumato più zuccheri dopo sposterà il suo metabolismo sui grassi pareggiando il bilancio. Quindi che consumiate più o meno grassi, durante l’allenamento, E’ INDIFFERENTE.
Quello che conta è il bilancio calorico TOTALE delle 24h o ancora meglio della settimana.
Le attività bruciagrassi sono una cagata pazzesca.
Anzi, i grassi durante l’allenamento è quasi meglio non consumarli proprio. Perché più alleniamo l’organismo a consumare zuccheri, grazie ad attività fisiche intense, e più riusciamo a migliorare il nostro stato metabolico (è il metabolismo glucidico che governa quello lipidico e non viceversa).
Se vuoi conoscere di più scopri il nostro libro: Project Nutrition.
Correre a digiuno: conclusioni
La morale della favola qual è? Che potete scegliere se allenarvi o correre a digiuno oppure no, è indifferente. Quello che conta è quanto lavoro fate. Più vi allenate e più otterrete risultati. Quindi se allenarvi a digiuno vi permette, grazie alle maggior produzione di catecolamine e GH, d’essere concentrati e aggressivi sull’allenamento, fatelo.
Al contrario se vi sentite energici solo con le scorte piene, mangiate, aspettate almeno 3-5 ore per svuotare lo stomaco e poi correte/allenatevi.
Per chi non l’avesse ancora capito ripetiamo: non cambia un razzo. Purtroppo l’organismo è stato concepito troppo bene per lasciarsi fregare da queste strategie. E’ inutile che perdete ancora tempo alla ricerca del trucco, del vantaggio metabolico.
L’unica cosa che conta è farsi il culo. Potete pensare che se non avete ottenuto quello che volete è perché non avete ancora scoperto il “segreto”. Oppure semplicemente state cercando solo delle scuse.
Perché l’unica cosa importante è quanto siete disposti a dare quando vi allenate, quanto siete ligi quando mangiate. Tutto il resto serve solo per riempire le pagine di questo blog.
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